Scegliere il materasso ideale è un passo essenziale per assicurarsi notti di riposo rigenerante e benessere psico-fisico durante il giorno. Il mercato propone molte soluzioni e due delle tipologie più diffuse sono quelle a molle e quelle in memory foam, entrambe con peculiarità che influiscono sulla comodità, sul sostegno e sulle sensazioni percepite durante il sonno. Prendere una decisione consapevole significa valutare con attenzione i propri bisogni, la postura che si assume mentre si dorme, eventuali dolori articolari, il livello di calore che si tollera durante la notte e il budget a disposizione. Capire cosa attendersi da un materasso a molle e da uno memory foam consente di selezionare il modello più adatto alle proprie caratteristiche, evitandosi acquisti frettolosi o poco in linea con le necessità personali.
Il materasso a molle rientra nella tecnologia più tradizionale e largamente collaudata, sviluppata inizialmente molti decenni fa e poi evolutasi attraverso l’introduzione di nuove tipologie di molle, materiali di rivestimento e sistemi di imbottitura studiati per migliorare la qualità del riposo. Esistono due grandi famiglie di materassi a molle: quelli a molle tradizionali (dette anche Bonnell) e quelli a molle insacchettate. Il sistema Bonnell prevede una serie di molle collegate tra loro, solitamente in acciaio, che garantiscono un buon sostegno e una durata nel tempo spesso elevata. Il rovescio della medaglia è che, essendo le molle unite, il movimento di una zona del materasso può trasmettersi a un’altra, causando possibili fastidi se vi sono due persone con differenti pesi o abitudini di sonno. I materassi a molle insacchettate, invece, puntano a superare questo limite: ogni molla è rivestita in un sacchetto di tessuto e agisce in modo indipendente rispetto alle altre, il che riduce sensibilmente la trasmissione dei movimenti. Questa seconda soluzione, più sofisticata, permette di differenziare le zone di portanza a seconda delle aree del corpo, offrendo un supporto più personalizzato a spalle, bacino e gambe. Il materasso a molle, in entrambe le versioni, risulta spesso preferito da chi ama una sensazione di maggiore rigidità e di sostegno robusto, o da chi desidera un sistema di aerazione più naturale. La presenza delle molle crea, infatti, spazi interni che lasciano circolare l’aria, facilitando la dispersione dell’umidità accumulata dal corpo durante la notte. Ciò limita l’insorgenza di cattivi odori o di muffe, rendendo il materasso più fresco. Chi tende a sudare copiosamente o vive in ambienti caldi può trovarne beneficio, poiché l’aria in circolo asciuga più rapidamente l’umidità, aiutando a mantenere un microclima adeguato durante il riposo.
Il memory foam, al contrario, ha alle spalle una storia più recente, ma si è affermato rapidamente per via delle sue caratteristiche ergonomiche e della sua capacità di adattarsi alla forma del corpo. La schiuma viscoelastica (altro nome con cui è conosciuto il memory foam) fu originariamente sviluppata dalla NASA negli anni Sessanta, per attutire l’impatto sui sedili delle navicelle spaziali, e fu poi introdotta nel settore dei materassi. La principale peculiarità di questo materiale risiede nella sua sensibilità al calore e alla pressione: non appena una persona si sdraia, il calore corporeo ammorbidisce la schiuma e, sotto il peso, il memory foam cede, conformandosi alle curve naturali del fisico. Questa flessibilità consente di distribuire la pressione in modo uniforme, riducendo i punti di carico che spesso affaticano spalle e bacino. Si avverte una sensazione di “avvolgimento” o di lento sprofondamento, che molti interpretano come una coccola rassicurante, poiché viene limitato il rischio di tensioni eccessive su alcune articolazioni. Un materasso in memory foam è talvolta consigliato a chi soffre di mal di schiena, dolori alle anche o disturbi a livello cervicale, poiché la spinta anatomicamente corretta del memory aiuta a mantenere la colonna vertebrale allineata. Il rovescio della medaglia è che il memory foam trattiene più calore e tende a risultare, specie nelle versioni di fascia media o bassa, meno traspirante di un materasso a molle. Gli individui particolarmente sensibili alle alte temperature potrebbero quindi percepire il memory foam come troppo caldo durante le notti estive. Per mitigare questo inconveniente, alcuni produttori inseriscono strati di gel rinfrescante o adottano tecniche di foratura e canalizzazione interne per favorire la circolazione dell’aria e contenere l’accumulo di calore. Queste soluzioni, se ben integrate, consentono di migliorare la ventilazione, ma non sempre possono eguagliare la naturale aerazione di un materasso a molle.
Un’altra differenza rilevante fra le due tipologie riguarda la resa in termini di “rimbalzo” e supporto istantaneo. Il materasso a molle fornisce una spinta elastica molto reattiva: quando ci si siede o ci si gira, la risposta è immediata, e il corpo non resta affondato. Chi dorme su un materasso a molle, dunque, potrebbe sperimentare una sensazione di stabilità più “classica” e una facilità di movimento maggiore. Il memory foam, invece, tende a seguire gradualmente il corpo, e questo si traduce in una sensazione più avvolgente ma anche in una reattività minore. Chi ama scivolare e muoversi molto durante il sonno, oppure preferisce un materasso sodo che non ceda più di tanto, potrebbe trovarsi meno a proprio agio su un memory foam, soprattutto se di bassa densità e con tempi di risposta lunghi. Di contro, c’è chi desidera proprio quell’effetto di sostegno modellante, di ammortizzazione e di comfort localizzato, e in questi casi il memory foam diventa la prima scelta.
Non bisogna trascurare la durata del materasso e la manutenzione richiesta. I modelli a molle, specie se si tratta di molle insacchettate di buona qualità, possono durare parecchi anni, offrendo un sostegno relativamente costante, purché vengano ruotati e girati con regolarità (se le indicazioni del produttore lo richiedono). Il memory foam potrebbe accusare un cedimento graduale nella zona più soggetta alla pressione, ma ciò dipende in larga misura dalla densità della schiuma e dalla cura che gli si riserva: anche qui, alcuni produttori suggeriscono di ruotare il materasso, sebbene girarlo capovolgendolo spesso non sia necessario, in quanto i materassi memory, di norma, possiedono un lato superiore “attivo” e uno inferiore di supporto. In generale, per entrambi i tipi, avere una buona rete di sostegno, preferibilmente a doghe, assicura un appoggio corretto e limita l’usura del materasso nel tempo. Si consiglia altresì di proteggere il materasso con un coprimaterasso traspirante, in grado di allontanare l’umidità del corpo e ridurre la penetrazione di polvere. Questa semplice accortezza risulta utile anche a prolungare la freschezza del rivestimento, scongiurando la formazione di macchie e la proliferazione di acari.
La questione economica può influire sensibilmente sulla scelta. È pur vero che entrambi i segmenti di mercato presentano prodotti di vario livello, con prezzi che spaziano dai modelli entry-level di poche centinaia di euro fino a opzioni di lusso, con costi che superano di molto il migliaio di euro. In linea generale, un materasso a molle di fascia media è solitamente leggermente più economico di un memory foam di pari rango. Tuttavia, l’incremento di costo del memory può essere giustificato da una migliore qualità delle schiume, dalla presenza di tecnologie di raffreddamento e dall’impiego di rivestimenti antibatterici o traspiranti di alto livello. Nei materassi a molle, la differenza di prezzo spesso dipende dal numero di molle insacchettate (quanto più alto, tanto più il materasso è in grado di adattarsi a diverse zone del corpo), dallo spessore degli strati di imbottitura aggiuntiva e dalla qualità dei tessuti superficiali.
La postura del sonno e le caratteristiche fisiche di ogni individuo sono fattori fondamentali nella valutazione. Chi dorme sul fianco ha bisogno di un materasso che allevi la pressione su spalle e fianchi, zone più sporgenti e vulnerabili. Il memory foam, potendo ridurre i punti di pressione, è spesso apprezzato dai dormiglioni laterali, ma un materasso a molle insacchettate con strati imbottiti sufficientemente flessibili può offrire un risultato simile. Le persone che dormono sulla schiena o sullo stomaco tendono a gradire un supporto più consistente, per non incurvare in modo eccessivo la regione lombare o affondare con l’addome. Un materasso a molle, specialmente se dotato di zone differenziate, potrebbe risultare adatto a questa necessità, pur se esistono versioni memory con schiume ad alta densità che offrono un sostegno robusto pure nella zona lombare. Chi ha un peso corporeo elevato dovrebbe preferire materiali molto resistenti e con alta portanza, per evitare un cedimento precoce: in questo caso, un buon materasso a molle di qualità, con portanza medio-alta, o un memory foam di densità adeguata costituiscono opzioni valide.
Nel contesto di una vita di coppia, i movimenti notturni dell’uno possono interferire con il riposo dell’altro. Il memory foam, grazie alla sua capacità di assorbire i movimenti, offre un eccellente isolamento, evitando che i sobbalzi si trasmettano da un lato all’altro del letto. Nei materassi a molle Bonnell, questo effetto di trasferimento delle vibrazioni è più evidente, mentre le molle insacchettate limitano il fenomeno in modo significativo, pur non raggiungendo sempre i livelli di smorzamento della schiuma viscoelastica.
Un aspetto da non trascurare è anche la facilità di trasporto e installazione. Alcune aziende che producono memory foam confezionano i propri materassi arrotolandoli sottovuoto in scatole relativamente compatte, rendendo più agevole il trasporto e la sistemazione dentro casa. I modelli a molle, a causa della struttura interna metallica, non possono essere compressi allo stesso modo e si presentano quindi in formati più ingombranti, da movimentare con qualche difficoltà in più, soprattutto se occorre farli passare in scale strette o corridoi angusti.
La componente “rischio allergie” merita un breve approfondimento. Le moderne tecnologie di rivestimento, i trattamenti anallergici e la presenza di materiali sintetici o naturali rendono entrambi i materassi generalmente sicuri per la maggioranza degli utenti. Chi soffre di allergie particolarmente severe, soprattutto a polvere o acari, dovrebbe valutare rivestimenti sfoderabili e lavabili, che consentano di mantenere il prodotto pulito più facilmente. Alcune aziende propongono fodere in tessuti antibatterici, a base di fibre naturali come il bambù o trattate con sostanze specifiche, che ostacolano la proliferazione degli acari. Sia i modelli memory sia quelli a molle possono integrare tali soluzioni, pertanto non c’è una netta discriminante tra le due tipologie.
La scelta tra materasso memory e materasso a molle, in ultima analisi, si riconduce spesso a preferenze soggettive in tema di sensazione di riposo, sostegno e temperatura percepita. Chi ama un supporto robusto, desidera maggiore freschezza, magari vive in un clima caldo e non intende spendere somme elevate, può orientarsi sui materassi a molle, in particolare quelli a molle insacchettate, che coniugano un sostegno personalizzato e una riduzione della trasmissione dei movimenti. Chi, invece, ricerca un effetto avvolgente e allevia tensioni a schiena e articolazioni quando sprofonda leggermente nella superficie del letto, trova nel memory foam un alleato prezioso. Il comfort del memory foam si rivela soprattutto utile per persone che sentono il bisogno di un materasso che elimini i punti di pressione, e spesso risulta adatto a chi dorme in posizione laterale o soffre di dolori cronici alla schiena. In caso di sudorazione accentuata, tuttavia, si raccomanda la massima attenzione alla traspirazione, magari scegliendo un memory gel o un ibrido dotato di struttura a molle e strato superiore in memory, che potenzia la ventilazione interna.
Conoscere il proprio stile di sonno, le esigenze fisiche, la propria tendenza a surriscaldarsi o meno durante la notte, il budget e il grado di sostegno richiesto è indispensabile per orientarsi fra le tante proposte sul mercato. Dove possibile, è raccomandabile sperimentare di persona sdraiandosi su diversi materassi, in negozio o presso show-room, per alcuni minuti su ogni modello. Capire come si adatta il materasso alla schiena, provare a muoversi, percepire se si sprofonda troppo o se il materasso risulta eccessivamente rigido sono esperienze molto più eloquenti di qualsiasi descrizione teorica. Ecco perché i test diretti, spesso integrati dai periodi di prova offerti da alcuni rivenditori, costituiscono la miglior garanzia per compiere un acquisto mirato. Un materasso scelto con attenzione, memory o a molle che sia, può davvero trasformare la qualità del sonno, consentendo un risveglio carico di energie e una giornata più produttiva e piacevole. L’importante è valutare con cura le proprie preferenze e non lasciarsi influenzare esclusivamente dalle tendenze del momento, ma puntare piuttosto su un prodotto di qualità, in grado di coniugare comfort, longevità e igiene del riposo.