Hai ricevuto l’ennesima bolletta di enel energia, hai provato a comprenderla ma non ci hai capito nulla? Sappi che non è un problema solo tuo. In tanti ci provano e poi ci rinunciano e vanno semplicemente a pagare. Il fatto è, che con tutte quelle voci non è semplice orientarsi, anche perché, come potrai vedere, non paghi solo ciò che consumi.
Sulla prima pagina della bolletta Enel, sono riportati i tuoi dati, l’indirizzo, il tuo numero cliente, il tuo codice fiscale, il numero di fattura, il bimestre di riferimento e il totale da pagare. Nella metà pagina a sinistra, trovi il Codice POD. Si tratta di un codice alfanumerico che si riferisce al punto di prelievo da cui il tuo contatore viene rifornito. Questo codice non cambia mai, neanche se cambi gestore.
Trovi anche la tensione di fornitura, la tipologia di contatore, la potenza impegnata, la potenza disponibile e il tipo di tariffa applicata. A destra c’è il riepilogo degli importi fatturati. Andiamo a pagina 2, alla voce: Dettaglio Importi Bolletta, per capirci qualcosa di più. Tra le quote fisse abbiamo la “commercializzazione vendita”: è una tassa, comunemente definita PVC (prezzo commercializzazione vendita) con la quale paghiamo i costi per la gestione commerciale dei clienti. Questa quota è stabilita dall’Autorità per l’energia ed è calcolata sui costi medi degli operatori esistenti.
La “Componente di dispacciamento parte fissa”: questa tassa si divide in parte fissa contrassegnata dal segno – e da una parte variabile che trovi più giù nella lista delle voci. La parte fissa viene accreditata al cliente indipendentemente dai consumi dello stesso, mentre quella variabile viene stabilita sulla base dei consumi annui e viene pagata solo dai clienti che hanno una potenza impegnata fino a 3 KW.
Seguono le quote energia con il dettaglio dei consumi nelle varie fasce orarie e poi il “Dispacciamento”: con questa voce paghiamo i costi del servizio che ci offre la garanzia di un equilibrio tra la domanda e l’offerta dell’energia. Questa quota viene fissata ogni tre mesi dall’Autorità per l’energia. Poi troviamo la “Componente di perequazione”: garantisce l’equilibrio tra il prezzo d’acquisto e quello di distribuzione dell’energia.
Passiamo ai Servizi di rete con i quali paghiamo i costi di trasporto dell’energia fin nelle nostre case. Si dividono in: quota fissa, quota potenza e quota variabile. Paghiamo la quota fissa indipendentemente dai consumi, quella variabile in base alla quantità di energia trasportata per il cliente, e quella potenza in proporzione alla potenza impegnata. Per esempio, se hai una potenza impegnata di 3 kWh e il prezzo unitario è di euro/kWh 0,4699, pagherai euro 0,50 (al mese). Ti rimangono le accisa sull’energia e il 10% di IVA sul totale delle varie voci.
In caso di dubbi, è consigliabile contattare l’azienda seguendo questa guida sul servizio clienti Enel su Numeriassistenzaclienti.net per parlare con un operatore e ottenere le informazioni necessarie.