Con l’auto di arriva a Cison di Valmarino e passato il centro si prosegue in direzione del Bosco delle Penne Mozze (indicazioni), si passa la chiesetta e la zona monumentale e si arriva a un parcheggio alla fine della strada asfaltata ove si parcheggia.
Da qui abbiamo diverse possibilità: per il Passo della Scaletta (n° 987), per il sentiero della costa del Vent, per il sentiero dell’Asta, per il sentiero del Pisol e dell’Arco. Qui descriverò la salita per il sentiero dell’Asta e ritorno per il sentiero dell’Arco.
Dal parcheggio si seguono le indicazioni per il sentiero dell’Asta, il sentiero sale subito molto ripidamente sulle pale boscose che portano al bivacco, dopo un primo tratto si arriva a un breve tratto attrezzato con cavo di acciaio che aiuta a superare delle facili roccette per entrare in un canalino dove il cavo termina.
Da qui si prosegue per salti ripidi guadagnando rapidamente quota fino ad arrivare a circa 850 m. di quota ove si incrocia il sentiero della costa del vent (panchina e tavolo). Si prosegue in salita nel bosco ora meno esposto ma sempre ripido e dopo circa 15 minuti si arriva a una tabella che ci indica il bivacco dei Loff (siamo all’incrocio con il sentiero 991) prendiamo dunque verso destra e in poco tempo siamo al bivacco a 1100 m. di quota (ore 1,30 circa dalla partenza).
Dopo una piacevole sosta prendiamo il sentiero non segnato a sinistra del bivacco (nel senso di salita, in pratica sale in quota sopra il sentiero con cui siamo arrivati), la traccia è ottima e a zig zag sale fra i ripidi prati e ci porta in cresta con panorama stupendo sulle vette Feltrine, M.ti del Sole, Schiara e più oltre Marmolada e Tofane.
Sulla cresta si volge a sinistra e per traccia si arriva alla Cima Vallon (1286 m.) da qui il panorama a 360° merita una sosta e qualche scatto fotografico. Si prosegue per ripida discesa dalla parte opposta della cima e in poco tempo siamo alla Forcella del Foran (tavolo e panchina), da qui prendiamo il sentiero dell’Arco seguendo una traccia in costa che sembra tornare indietro (passa sotto il sentiero appena fatto in discesa) e in breve siamo ad un sentiero che scende per l’esposta cresta (991 all’inizio poi a un bivio lo lasciamo per prendere la cresta); per saltini ripidi a volte aiutandosi con le mani arriviamo a una cengia orizzontale verso sinistra che ci porta a un intaglio da qui si volge a sinistra (a destra una esposta cengia porta a una cima panoramica), si scende fino a circa quora 1000 m. ove sorge l’arco che dà il nome al sentiero. Si continua a scendere ripidamente si passa sotto una cascatella (Pisol) e si giunge in poco tempo al Parcheggio (4-4,30 ore l’intero giro).